responsabilità committente

RESPONSABILITA’ del committente SICUREZZA SUL LAVORO

Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza 18 – 30 gennaio 2012, n. 3563

Presidente Sirena – Relatore Piccialli

La responsabilità del committente è espressamente prevista dalla normativa di settore (prima, il d.lgs. n. 626 del 1994, art. 7; ora, trasfuso sostanzialmente nel d.lgs. n. 81 del 2008, art. 26). Continua a leggere

motivazione sentenza penale

1.Va ricordato che il sindacato del giudice di legittimità sul discorso giustificativo del provvedimento impugnato deve mirare a verificare che la motivazione della pronuncia: a) sia “effettiva” e non meramente apparente, cioè realmente idonea a rappresentare le ragioni che il giudicante ha posto a base della decisione adottata; b) non sia “manifestamente illogica”, in quanto risulti sorretta, nei suoi punti essenziali, da argomentazioni non viziate da evidenti errori nell’applicazione delle regole della logica; c) non sia internamente “contraddittoria”, ovvero sia esente da insormontabili incongruenze tra le sue diverse parti o da inconciliabilità logiche tra le affermazioni in essa contenute; d) non risulti logicamente “incompatibile” con “altri atti del processo” (indicati in termini specifici ed esaustivi dal ricorrente nei motivi del suo ricorso per cassazione) in termini tali da risultarne vanificata o radicalmente inficiata sotto il profilo logico (orientamento consolidato, da ultimo Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza 17 giugno – 25 ottobre 2011, n. 38490 Presidente Siotto – Relatore La Posta). Continua a leggere

motivazione sentenza civile

OMESSSA O INSUFIFCIENTE MOTIVAZIONE – DIFETTO ASSOLUTO O MOTIVAZIONE APPARENTE

Secondo la giurisprudenza della Suprema Corte di Cassazione il vizio di omessa o insufficiente motivazione, deducibile in sede di legittimità ai sensi dell’art. 360, comma 1, n. 5, cpc, sussiste se nel ragionamento del giudice di merito, quale risulta dalla sentenza, sia riscontrabile il mancato o deficiente esame di punti decisivi della controversia, non potendo invece consistere in un apprezzamento dei fatti e delle prove in senso difforme da quello preteso dalla parte (cfr, ex plurimis, Cass., SU, nn. 13045/1997; 5802/1998). Continua a leggere

DECRETO LEGGE 6 LUGLIO 2011, N. 98 “Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”

DECRETO LEGGE 6 LUGLIO 2011, N. 98 “Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria” (G.U. 6 luglio 2011, n. 155)

Con il d.l. in oggetto si è stabilito espressamente (art. 23 comma 50) che “in tutti gli atti introduttivi di un giudizio, compresa l’azione civile in sede penale e in tutti gli atti di prima difesa devono essere indicati, le generalità complete della parte, la residenza o sede, il domicilio eletto presso il difensore ed il codice fiscale, oltre che della parte, anche dei rappresentanti in giudizio”. Di interesse quanto stabilito in materia di publicazione delle sentenze di condanna (art. 37, comma 18, che modifica l’art. 36, comma 2 e 4 c.p.): “la sentenza penale di condanna viene pubblicata solo nel sito internet del Ministero della Giustizia, e non più anche in uno o più giornali”.

Guida in stato d’ebbrezza alcolica

Guida in stato d’ebbrezza alcolica-art. 186 C.d.s.-Decreto Legislativo 30/04/1992, n. 285 (in G.U.18/05/1992 n. 114)-veicolo in sosta non in movimento-all’interno colto il conducente in stato d’ebbrezza alcolica- reato sussiste-principi

Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 5404/12 depositata il 10 febbraio
Si afferma, oramai stabilmente (da ultimo la sentenza di cui in epigrafe, ricognitiva delle precedenti pronunce rese sul punto), che commette il reato di guida in stato d’ebbrezza colui che Continua a leggere

Avviso di deposito sentenza disciplina art. 548 c.p.p

Avviso di deposito sentenza-art. 548 c.p.p.-sentenza depositata tardivamente-notifica al difensore dell’imputato al momento del deposito della sentenza-termine impugnazione sentenza-dies a quo-decorrenza diversa per imputato e difensore-opera per entrambi il termine che scade per ultimo-art. 585, comma 3°, c.p.p.Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 26 maggio – 13 giugno 2011, n. 23664 Presidente De Maio – Relatore Lombardi

Si afferma in giurisprudenza (si veda di recente la pronuncia di cui in epigrafe – orientamento consolidato), stante il chiaro dettato della legge processuale, che, nei casi in cui una sentenza venga depositata oltre i termini di legge (si vedano artt. 548, comma 2° c.p.p. in relazione ad art. 585 c.p.p., in tali casi “l’avviso di deposito della sentenza deve essere notificato, ai sensi dell’art. 548, comma 2, c.p.p., anche al difensore dell’imputato …” con la precisazione che Continua a leggere