Notifiche pec in cassazione

Corte di Cassazione, sez. VI Civile – 3, ordinanza 26 febbraio – 10 marzo 2014, n. 5457
Presidente Finocchiaro – Relatore Frasca

Dove notificare il controricorso in cassazione.

La Cassazione afferma: “il secondo comma dell’art. 366 c.p.c., là dove allude alla indicazione dell’indirizzo di posta elettronica come determinante l’individuazione del luogo delle notificazioni da farsi al ricorrente in cassazione in via alternativa — siccome espresso dalla disgiuntiva ovvero – all’elezione di domicilio in Roma, deve intendersi nel Continua a leggere

Stupefacenti: sentenza Corte Costituzionale

In allegato la nota sentenza resa dalla Corte Costituzionale – N. 32 Anno 2014.

Dichiara l’illegittimità costituzionale degli artt. 4-bis e 4- vicies ter, del Decreto-Legge 30 Dicembre 2005, n. 272 (misure urgenti per garantire la sicurezza ed i finanziamenti per le prossime Olimpiadi invernali, nonché la funzionalità del’Amministrazione dell’Interno. Continua a leggere

Stalking

Lo stalking è reato abituale, modellato come reato di evento posto che la fattispecie incriminatrice richiede, in forma alternativa, la realizzazione di uno tra tre tipi di evento (Art. 612bis c.p.).

Principio di diritto corretto e ribadito dalla successiva giurisprudenza di legittimità.

In allegato Ordinanza resa dal Tribunale di Milano. Affronta anche problemi di diritto intertemporale.

LMC

Ordinanza sez. XI penale 17_4_09

 

Causalità commissiva e/o omissiva del medico

Quali differenze tra causalità commissiva e causalità omissiva del medico ?

In un caso in cui un medico era imputato di omicidio colposo per non aver eseguito un corretto dosaggio dei farmaci somministrati al paziente affetto da sindrome depressiva provocando così un accumulo dei principi attivi contenuti nei medesimi farmaci da cui derivavano gravi alterazioni patologiche che ne cagionavano il decesso. Continua a leggere

Ancora Franzese

Nell’esaminare la vicenda relativa al noto caso Lucarelli, la Cassazione ha modo di precisare quanto puntualizzato dalle Sezioni Unite sentenza 10 luglio 2001, Franzese.

Cass_Pen_12-07-2005_n._25233.Lucarellipdf

Sospensione della prescrizione art. 2952, 4° comma Cod. Civ.

La Cassazione, in tema di assicurazione, afferma che alla norma generale dettata, in tema di prescrizione, dall’art. 2935 c.c. (secondo la quale la prescrizione stessa comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere), viene apportata deroga dalla norma di cui all’art. 2952, quarto comma, c.c., la quale, regolando in ogni suo aspetto il rapporto tra assicurato e assicuratore, detta, altresì, la disciplina speciale della sospensione del termine di prescrizione sino alla definitiva liquidità ed esigibilità del credito Continua a leggere

Inammissibilità appello

Si sta consolidando, nella giurisprudenza della Suprema Corte, un nuovo orientamento inteso a convalidare la legittimità di pronunce rese dalle Corti d’Appello di inammissibilità degli appelli per inosservanza alle previsioni di cui agli  artt. 581, comma 1 lett. c ) – 591, comma 1, lett. c), c.p.p., norme che, nel loro combinato disposto, stabiliscono che l’impugnazione, a pena di inammissibilità, deve essere sorretta da motivi specifici, ossia deve riportare, appunto, “l’indicazione specifica delle ragioni di diritto e degli elementi di fatto che sorreggono ogni richiesta”. Continua a leggere

Lavoro di pubblica utilità

Nella sentenza che qui allego, segnalata da un Collega del Foro di Rimini, il  Tribunale di Rimini, in un caso in cui l’imputazione atteneva a guida in stato d’ebbrezza con l’aggravante dell'”aver provocato un incidente stradale”, ha disposto la conversione della pena col lavoro di pubblica utilità dopo avere appunto ritenuto l’aggravante del sinistro  stradale equivalente con le attenuanti generiche.

Esprimo però la personale opinione  che la tesi espressa dal Tribunale di Rimini sia infondata.

Come noto, infatti, un eventuale  giudizio di comparazione tra circostanze, per sua natura, non fa venire meno la sussistenza  della circostanza subvalente, ma semplicemente la paralizza e la rende non  applicata solo quoad poenam.

Da ciò deriverebbe Continua a leggere

Termini per riesame

Il termine per proporre riesame avverso le ordinanze che dispongono una misura coercitiva decorrono per il difensore – come noto – dalla notificazione dell’avviso di deposito delle stesse, giusta disciplina di cui all’art. 309, comma 3° c.p.p., salvo il caso in cui  il difensore in calce al verbale di  interrogatorio di garanzia non abbia affermato di avere preso cognizione  dell’ordinanza e di avere ricevuto la notificazione. La Cassazione afferma questo principio proprio in un caso in cui dal verbale di interrogatorio risultavano due attestazioni: che il difensore aveva ricevuto l’avviso del deposito e che lo stesso aveva preso cognizione del contenuto dell’ordinanza. Continua a leggere

Amministrazione di sostegno e consenso informato. Principi

 Nell’Ordinanza qui allegata il Giudice Tutelare di Reggio Emilia, competente funzionalmente e territorialmente in relazione ad istanza per istituzione di amministratore di sostegno – procedura regolata dagli artt. 404 e segg. cod. civ. e 712 e segg. cod. proc. civ. – compie una panoramica dei principi e presupposti sussistendo i quali è possibile attribuire all’amministratore di sostegno il potere di esprimere il consenso ai trattamenti sanitari in nome e per conto del beneficiario impossibilitato a provvedere autonomamente in tal senso per infermità psichica o fisica.

Tale possibilità può essere deferita solo previa ricostruzione della presumibile volontà del beneficiario in relazione al tipo di terapie proposte.

Principio affermato dalla Suprema Corte di Cassazione (sentenza n. 21748 del 2007) in tema di “consenso informato”, che sta alla base del rapporto medico – paziente e rappresenta “norma di legittimazione del trattamento sanitario” (altrimenti illecito, difettando il consenso). Continua a leggere